Manoocher Deghati ha dedicato la vita a denunciare le ingiustizie, i soprusi, mettendo a rischio la sua incolumità. Il suo pensiero critico ha sempre caratterizzato i reportage che ha realizzato in giro per il Mondo. Il suo impegno politico e la sua capacità di raccontare lo hanno reso una figura di riferimento nel fotogiornalismo.
EYEWITNESS
Eyewitness è una narrazione visiva che racconta l’essenza di eventi globali e storie personali. Ogni fotografia è stata meticolosamente selezionata per rappresentare i momenti più diversi e significativi di cui Manoocher Deghati è stato testimone nel corso della sua vita. Dalle scene strazianti dei conflitti ai momenti sereni della vita quotidiana, questa raccolta incarna lo spirito di resilienza e speranza. Eyewitness è un viaggio attraverso immagini che non solo documentano la storia, ma invitano lo spettatore a riflettere sul potere della fotografia come testimonianza e memoria collettiva.
Lo straordinario archivio professionale di Manoocher abbraccia decenni e più di una dozzina di Paesi. Eyewitness è anche un libro fotografico molto interessante da conservare nelle proprie librerie, racconta le sue esperienze straordinarie: incontri notevoli, coincidenze incredibili e aneddoti più fantastici di molte opere di narrativa. È la storia di una passione indistruttibile per la vita, che mette a nudo la natura dell’oppressione e celebra l’incessante ricerca della libertà.
Biografia
Manoocher Deghati nasce in Iran nel 1954 ed è uno dei fotoreporter viventi con più riconoscimenti e più presenze sul campo nell’ambito del fotogiornalismo di guerra. Considerato oramai cittadino del mondo, ha reso possibile con i suoi scatti una documentazione crudele e viva dei fatti che si sono susseguiti in Iran (per SIPA PRESS, BLACK STAR, TIME, LIFE), in Francia (per KEYSTONE), a Los Angeles (per SIPA PRESS), in Costa Rica (per AFP), permettendo al pubblico internazionale di essere informato attraverso le immagini, a dispetto delle distanze geografiche e culturali.
Rappresentante per le Nazioni Unite, si fa portavoce del conflitto israelo-palestinese a Ramallah per WEST BANK e nel settembre 1996, durante la permamenza, rimane ferito.
Un episodio simile si ripeterà nel 2000 durante la parentesi parigina con AFP, quando rimarrà nuovamente ferito durante il servizio per la visita del Primo Ministro francese.
Manoocher Deghati, oltre ad essere una delle personalità più influenti nel panorama della fotografia contemporanea, è oggi reporter per National Geographic (Francia-Siria-Sudan-Turchia-Abu Dhabi), UNESCO, European Commission e Figarò ed è docente per i Masterclass di World Press Photo Amsterdam.
Tra i premi conquistati durante i suoi numerosi viaggi: I e III premio per il World Press Photo (nel 1983 e 1986), I premio per il Fuji Price, il Georges Benderheim e sei volte “Miglior foto del mese” per l’AFP.
Intervista a Manoocher Deghati. A cura di Pamela Barba, riprese di Alessandro Capurso