Racconto tratto dal lavoro “A mezzo metro da terra”
Meduse è un breve racconto, parte del progetto fotografico “A mezzo metro da terra”, realizzato tra ottobre 2022 e maggio 2023 all’interno del centro socio-sanitario “Kepos” – Onlus della città di Prato, che ospita in modalità semi-residenziale 13 persone, tra ragazzi e ragazze, ognuno con proprie disabilità ma soprattutto con proprie sensibilità e percezioni della vita.
Raccontare queste situazioni complesse e difficili diventa un atto di rispetto sociale verso tanti ragazzi e ragazze, verso le famiglie, verso la comunità specifica, che trovano un momento di attenzione diversa dal solito, trovano e vedono uno spazio artistico in cui essere attori protagonisti e non passivi, momenti che superano ogni diversità.
Meduse nasce in una giornata piovosa interrotta da un raggio di sole, da un momento di gioco e da una breve poesia scritta da uno dei ragazzi.
“In fondo agli abissi, pesci e meduse in giochi e danze, tra chiacchiere e risate.”
È così che silenzi, parole sussurrate o gridate, sorrisi, sguardi, movimenti frenetici di felicità, dolore e lamento, poesie come atti d’amore per la vita, hanno preso forma in immagini, restituendo lo spazio fisico-esistenziale di chi è costantemente sospeso a mezzo metro da terra e, dal limite di uno spazio circoscritto, l’immaginazione va oltre, espandendosi nell’infinito di riflessioni e sentimenti che nella fotografia trovano testimonianza e considerazione.