La ‘Divina’ è un territorio che inizia da Vietri sul Mare e finisce a Punta Campanella, spartiacque tra i golfi di Salerno e Napoli. In una manciata di chilometri quadrati si concentra una quantità di bellezze che ha pochi eguali al mondo. È uno scrigno di storia, natura, cultura marinara e artigianato e dal 1997 è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Io ed Elio, quando decidemmo di raccontare la Divina, eravamo consapevoli che avremmo aggiunto poco a quanto già è stato detto della Costiera Amalfitana. Molteplici le suggestioni che hanno motivato fotografi, pittori, scrittori, musicisti a raccontare questo pezzo di terra confinata tra mare e cielo.
Il nostro è, forse, un racconto inusuale, narra del blu, del rosso, del giallo, insomma dei colori che dipingono le cose che stanno lì. Una delizia per il fotografo.
Abbiamo percorso un breve tracciato lungo il quale ci siamo esercitati a ricostruire un ‘luogo’ secondo una nostra visione, con astrazioni e geometrie.
Passeggiando tra le stradine di Vietri sul Mare, sono le ceramiche a farla da padrone, con un susseguirsi di colori e forme che esaltano i muri delle case, i parapetti delle strade. Opere d’arte di ogni dimensione, merito dei maestri vietresi, che raccontano il forte legame della cittadina con il mare.
Una lunga salita ci accompagna a Benincasa, Dragonea, Albori e Raito, tutte frazioni di Vietri. sul Mare.
Sul blu del cielo si stagliano piccoli agglomerati di case incastrate tra le pieghe delle colline. Strette viuzze in salita e scalinate tortuose mettono il fiatone, che passa di lì a poco, basta guardare il panorama che regala il mare di sotto.
Ridiscendiamo verso il mare.
Raggiungiamo Cetara, borgo marinaro tra i più importanti della Penisola. Dalla spiaggia godiamo dei tenui colori dei fabbricati che confinano con la striscia di sabbia e ciottoli e, se ti estranei dai rumori della modernità, hai la percezione che il tempo si sia fermato: sembra una cartolina di fine ‘800 nella quale i pescatori riparano le loro reti. I colori del mare non sono da meno di quelli terresti e, per gli appassionati della subacquea, la Divina regala immersioni interessanti.
Da secoli la Costiera esercita sul viaggiatore un particolare fascino, anche su noi che la frequentiamo da tempo.
A Lei questo nostro colorato piccolo tributo.