Il magnifico Giardino Inglese della Reggia di Caserta, con le sue rare essenze botaniche e il fascino intriso di storia, evoca suggestioni senza tempo. Giulio Festa lo attraversa inseguendo una Musa che lo guida in un viaggio sospeso tra realtà e immaginazione.
ESOTERICA
L’ispirazione per questa ricerca visiva affonda le radici nel 1993 durante una passeggiata particolarmente memorabile per me nel Giardino Inglese della Reggia di Caserta, in compagnia del compianto Claudio Marinelli, noto storico dell’arte. Il Giardino Inglese rappresenta una testimonianza di come le influenze culturali del tempo abbiano plasmato la progettazione del paesaggio, fondendo estetica e simbolismo in un percorso fisico ed esoterico. In questo contesto, Marinelli mi illustrò il viaggio esoterico e la sua ricchezza di simbolismi incarnati nel Giardino Inglese soffermandosi su aneddoti e racconti di alcune figure storiche del tempo, in particolare quella di Emma Hamilton, che frequentavano i salotti e i giardini della corte napoletana.
La successione fotografica di questa ricerca esplora la complessità delle percezioni attraverso un linguaggio visivo che si nutre della relazione tra ricordo, narrazione storica e interpretazione simbolica. Le fotografie, spesso eteree e mistiche, evocano l’essenza di un luogo che è al contempo reale e metafisico. Mi sono concentrato su dettagli che suggeriscono una dualità nascosta tra natura e costruzione antropica, tra ordine classico e disordine romantico, creando una sintesi affascinante tra il visibile e l’invisibile.
La scelta dei soggetti, l’uso delle ombre e delle luci, così come la composizione delle immagini, sono tutti elementi che derivano dall’influenza di quel racconto originario e dalla figura enigmatica di Lady Hamilton, scelta da me come Musa accompagnatrice e pretesto quasi cinematografico per visitare il giardino con una precisa chiave di lettura. Il fascino di questo lavoro risiede nella capacità di trasformare la fotografia in un medium che naviga tra storia e leggenda, tra realtà e immaginazione.