Pietro Masturzo e Fausto Giaccone a Corigliano Calabro Fotografia, 6/8 settembre 2024.
Secondo appuntamento con gli autori che esporranno al Corigliano Calabro Fotografia. In questa puntata Pietro Masturzo e Fausto Giaccone.
Pietro Masturzo – Facts On The Ground
Gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati rappresentano uno dei maggiori ostacoli al processo di pace, rendendo di fatto impossibile la nascita di uno Stato palestinese. Le colonie sono illegali secondo il diritto internazionale in violazione della Quarta Convenzione di Ginevra e condannate da diverse risoluzioni delle Nazioni Unite.
Nonostante ciò, dal 1967 Israele continua ininterrottamente a finanziare, incentivare e promuovere l’espansione degli insediamenti, creando sempre nuovi “facts on the ground”. Questa è l’espressione utilizzata per descrivere la strategia politica israeliana, che consiste nel creare “sul terreno” una condizione tale da rendere il processo coloniale irreversibile.
Ad oggi oltre 700 mila coloni abitano i territori occupati tra Cisgiordania e Gerusalemme Est, spinti da motivi religiosi e nazionalisti, ma anche e soprattutto dalla mera convenienza economica (case a prezzi agevolati, terreni agricoli gratuiti, servizi e strade dedicate) alimentando con la loro presenza le politiche di sfruttamento del territorio e delle risorse naturali dei palestinesi.
Dal 2013 il fotografo Pietro Masturzo porta avanti un progetto di documentazione visuale che lo ha portato ad esplorare la complessità dell’occupazione e a mostrarne tutta la sua violenza, anche nei suoi aspetti meno evidenti.
Fausto Giaccone – Portugal 1975
Fausto Giaccone è arrivato in Portogallo nella cosiddetta “Estate Calda” del 1975. Ha fotografato le strade e le piazze, le città e le campagne, i cortei degli operai in sciopero nei cantieri navali della Lisnave e i cortei dei camion dei braccianti che occupavano le case e le terre nei dintorni della cittadina ribatejana di Couço.
Ha fotografato l’urlo e il furore del Processo Rivoluzionario in corso.
Nelle sue foto, si vedono momenti di tensione, pugni alzati e manifestazioni, soldati armati di bandiere e pistole.
Ma quando si guardano queste immagini più volte, quello che maggiormente colpisce sono i sorrisi delle persone fotografate da Fausto Giaccone. Sono sorrisi che provocano in noi emozione, nel senso che ci mettono in movimento, gli uni verso gli altri. Sebbene corrispondano solo a una frazione di secondo, questi sorrisi si rivelano eterni.
Nel saggio “Una nota sulla fotografia”, che apre il libro “Natura morta con custodia di sax. Storie di jazz”, Geoff Dyer suggerisce che le fotografie possono essere sensibili al suono come alla luce. Le migliori fotografie, scrive il saggista britannico, sembrano espandersi al di là del momento immortalato, permettendoci di sentire quello che è stato appena detto, quello che sta per essere detto…
Pedro Sobrado, maggio 2024