DATA & ORA:
Marzo 4, 2025 - Marzo 17, 2025 All Day
LOCATION:
ODISSONOM… the dark side of the economy
Mostra fotografica di Domenico Tattoli, inaugurazione martedì 4 marzo alle 18:00
Un tempo ricco di natura e vita, oggi Dhanbad è diventato un inferno di miniere in fiamme, voragini e inquinamento. Il racconto fotografico esplora l’equilibrio precario tra vite segnate e un pianeta ferito, invitandoci a riflettere sul costo del nostro benessere effimero.
A Dhanbad, in India, fino a tempi recenti la vita scorreva in armonia, immersa nella convivialità e in un paesaggio con villaggi abitati, natura rigogliosa, erbe medicinali e una ricca fauna. Oggi, però, tutto questo ha lasciato il posto a un vero e proprio inferno. Le case crollano, la vegetazione e gli animali sono scomparsi, tutto è stato inghiottito da enormi voragini aperte dalle esplosioni causate per estrarre il carbone dalle cave. Il giorno e la notte non hanno più il loro tempo e quasi si fondono l’uno nell’altro in una unione di improbabili colori e odori. Qui non c’è più posto per la natura di una volta, è gravemente lacerata da una ferita che non si può rimarginare. Sono oltre 100 le miniere legali e altrettante quelle illegali che bruciano ininterrottamente da decenni, liberando nell’aria incalcolabili quantità di monossido di carbonio, rendendo questo posto uno dei luoghi più inquinati del pianeta. In tutto questo inferno la vita sembra abbia raggiunto un proprio equilibrio, i bambini, che non conoscono quello che gli è stato scippato, accettano nella loro ingenuità uno stile di vita assurdo, vittime innocenti delle strategie economiche sconsiderate; gli anziani, che ben ricordano quello che hanno perso, vivono con un senso di rassegnazione. Tra infanzie rubate e vite segnate e compromesse, il silenzio del Mondo è assordante. Questo racconto fotografico non ha la pretesa di denunciare, è un invito a riflettere. Stiamo contribuendo alla distruzione del Pianeta nel nome di un benessere effimero, fatto di bisogni indotti che costeranno caro anche al genere umano. L’apparente agiatezza che viviamo, prima o poi ci presenterà il “conto” che pagheranno soprattutto i nostri figli.
Domenico Tattoli
Ho collaborato in giovane età come stampatore presso diversi studi fotografici dal 1988 al 1990. Successivamente, ho coniugato la mia passione fotografica al mio grande amore per la musica collaborando come fotografo, per diversi anni con la rivista Jazz It, accreditato in numerosi festival Jazz nazionali ed internazionali tra cui il Vicenza Jazz Festival, il Terni Jazz Festival ed il North Sea Jazz Rotterdam e, non ultimo collaborando con il Panic Jazz Marostica, il Torrione di Ferrara, il Baluardo della Cittadella Modena e con l’agenzia francese Dalle. Mi sono dedicato con passione alla realizzazione di foto per CD e photopress con diversi artisti Jazz tra cui spicca quello con Patty Pravo per il doppio CD live Arena di Verona 2009. Nel 2010 ho partecipato alla realizzazione del calendario Jazz, l’idea è nata dalla passione per questa musica tra Luisella Giada Cattelan, creativa e direttrice artistica padovana e Nicola Russo, grafico pubblicitario. Svariate le pubblicazioni su riviste e quotidiani nazionali ed internazionali (LFI, LeMonde, Jazzit, Vogue, Viaggiare, ecc.). Diverse le mostre personali tra cui quella tenuta a Barletta, ad Orvieto, a Bisceglie, ad Arezzo, a Rimini e collettive presentate in Cina, al Festival internazionale di fotografia, ad Orvieto con FIOF, a Boston con National Geographic. La mia passione per la stampa mi ha permesso di creare un laboratorio di stampa Argentina, Antiche tecniche e Fine Art e di produrre stampe di qualità per diversi autori tra cui: Ivo Saglietti, Pino Ninfa, Francesco Cito, Diego Bardone, Angelo Raffaele Turetta, Piero Gemelli, Domenico Notarangelo.