DATA & ORA:
Gennaio 17, 2025 - Gennaio 30, 2025 All Day
LOCATION:
Cinecittà
Mostra fotografica di Stefano Di Marco, inaugurazione venerdì 17 gennaio alle 18:00.
La mostra ripercorre l’approccio decentrato di Stefano Di Marco, dal progetto iniziale Dai bordi e al margine alle serie più recenti. Dalla natura compressa lungo le complanari fino ai depositi nascosti dei musei, l’autore indaga ciò che rimane ai margini del visibile. In Cinecittà, la sua ultima opera, esplora il dietro le quinte del cinema, svelando il mondo nascosto oltre l’illusione dello schermo.
Il percorso di Stefano Di Marco ha avuto inizio, negli anni ’80, con il progetto Dai bordi e al margine, che proponeva una interpretazione del paesaggio non convenzionale, per l’appunto marginale, come suggeriva il titolo. A partire da questo progetto, che può essere considerato una dichiarazione di intenti, la sua ricerca ha sempre privilegiato uno sguardo liminare su luoghi e situazioni apparentemente irrilevanti. È il caso delle serie Complanari Est, con la visione di stralci di natura compressa lungo il ciglio di strade statali, e Pietre di scarto con l’esplorazione di una cava che produce pietrisco non nobile. Appare significativo che anche i titoli di questi due lavori suggeriscono la fedeltà a un punto di vista marginale.
Allo stesso modo, tale prospettiva decentrata conduce l’autore all’attrazione per il background delle istituzioni culturali, per indagare ciò che è nascosto allo sguardo del fruitore, come nelle serie Bestiario (dal Museo delle Scienze di Torino) e il Museo rivelato (dalla Pinacoteca Giaquinto di Bari) che svelano reperti confinati in depositi bui e polverosi.
Anche il lavoro in mostra, Cinecittà, va a scrutare ciò che è ignoto all’occhio dello spettatore davanti allo schermo, per mostrare il mondo di finzione che è dietro l’illusione della realtà
Stefano Di Marco
Nasce nel 1950. Fotografa dal 1979. Inizia il suo percorso lungo i territori della memoria antropologica e privata. Matura dal 1985 il suo interesse per la fotografia di luoghi e di paesaggio, fissando la sua poetica con la serie Dai bordi e al margine. Nel 1998 è invitato a far parte della mostra itinerante Nuovo Paesaggio Italiano, curata da Maria Grazia Torri (Milano, Padova, Messina, Fermignano, Parigi). Nel 1999 partecipa alla mostra Paesaggi italiani del ‘900, curata da Diego Mormorio (cat. Motta); Nel 2001 è invitato alla IX Biennale Internazionale di Fotografia / Border Stories a Torino, curata da Denis Curti (cat. Fondazione Italiana per la Fotografia); Nel 2002 espone alla mostra Paesaggio Italiano, nell’ambito di “FOTO-GRAFIA”, primo festival internazionale di Roma (cat. Bruno Mondadori); vince il “Premio Miglior Portfolio”, nell’ambito delle manifestazioni di Fotografia in Puglia ad Alberobello. Nel 2004 espone, presso La Corte, fotografia e ricerca, Castello Svevo di Bari, Complanari Est (personale). Nel 2005 è invitato a far parte della mostra Mediterranea, Bari, a cura di Clara Gelao, (cat. Motta). Nel 2006 è selezionato con il lavoro Block Shaft al premio BariphotoCamera curato da Cosmo Laera e Chicca Maralfa, (cat. Motta). Espone nel 2007, presso la Alliance Française di Bari, Viaggi in Marocco (personale), nel 2008, presso la Galleria Museo Nuova Era di Bari, Bestiario (personale), nel 2009 presso la Galleria BluOrg di Bari, Dentro la Lama – fotografia d’autore dal Parco Lama Balice (collettiva). Nel 2011 è invitato a far parte della mostra Esprit Méditerranéen a cura di Cosmo Laera (catalogo) e espone nella mostra Paesaggi & Paesaggi – Un dialogo tra pittori antichi e fotografi contemporanei, presso la Galleria Nazionale della Puglia, Bitonto, (BA). Nel 2018 espone con Joseph Nemeth presso Misia Arte – Bari Naturacontronatura). Nel 2024 espone alla Camera di Commercio di Bari, È Bari-Impressioni-Origini-Desideri (collettiva) e alla Alliance Française di Bari Pietre di Scarto (personale).
Suoi lavori sono conservati in varie raccolte pubbliche e private, tra cui la Bibliothèque Nationale de France Département des Estampes et de la Photographie.